I Culi&Camicia del PD

Ma cosa s’era fumato ieri sera baffino?
I grandi numeri da circo di colui che grazie a Renzi è stato rottamato, annichilito e messo all’angolo senza più possibilità alcuna di condizionare la scena politica…si boom!, Questo è quello che vogliono farci credere e anche questa candidatura del buon Cuperlo architettata solo per sdoganare Renzi per l’ennesima volta come l’anti-D’Alema sta diventando la barzelletta dell’estate 2013.

Tutto molto prevedibile. Ma poi “arrivano i nostri”?

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Senatori, deputati, dirigenti e quadri di partito dati in pasto alla folla inferocita. Questo è uno scenario che sta attraversando le nostre menti in queste ore di perplessità. Perplessità un po’ troppo ingenua consentitemi di dire. E lo affermo per due ovvi motivi (ovvi a me beninteso):
• Siamo davanti ad una dinastia in rovina, un aristocrazia in declino, sono giorni da fine dell’impero. La carriera politica volge al termine e chi ancora non è stato sbattuto fuori dal supermercato del tanto evocato bene pubblico prova a riempirsi le tasche con quello che si può rimediare dagli scaffali lasciati incustoditi in questo ultimo scorcio di seconda repubblica. Uno scena penosa la cui dinamica e cinetica è comparabile con quella fuga da Pompei nel 79 d.C. ma con quell’altruismo e quella generosità che neanche il sacco di Roma dei Lanzichenecchi potrebbe eguagliare.
In sostanza una generazione politica che abbandona la scena scappando in elicottero (proprio come ironizzava Grillo),lasciando sul posto un distributore di salvacondotti a coprire la loro fuga. La scena è quella di un paese che brucia e dalle cui cenere può rinascere la fenice Renziana (dio ce ne scampi). Chiaramente i salvacondotti servono un po a tanti di questi tempi , se pensiamo a quel che accadrà nei prossimi mesi, quando la magistratura svilupperà l’affaire MPS.
• E’ saltato quel ricambio generazionale che a questo punto salvifico non esiterei a definire salvifico. I più “maturi” hanno coltivato luogotenenti e servizievoli camerieri nella continuità che da decenni produce folgoranti carriere politiche le cui mirabolanti gesta sono sotto gli occhi di tutti e i cui effetti devastanti sono sopra le teste di tutti. Si parte da un nutrito gruppo di ottuagenari che hanno conosciuto il carisma di un “magariavercelo”Berlinguer e si arriva ad un esercito di rampolli giovani e meno giovani che nel tempo hanno solo saputo incontrare il favore dei loro capi senza mai volerne riconoscere la mediocrità …pur di godere del posto al sole che quest’ultimi gli riservavano per il loro futuro (lontano).

Detto questo non ci sarebbe molto da dire per spiegare le motivazioni che spingono l’attuale gruppo dirigente del PD a scegliere la soluzione Marini piuttosto che Rodotà, questo disegno è tutto illustrato nella recente storia italiana e non mi riferisco solo a quest’ultimo ventennio.
Oggi è difficile immaginare un colpo di scena, quel coup de théâtre capace di farci mordere la lingua a tutti per la sciaguratezza con cui stiamo partorendo un giudizio prematuro, ma innanzitutto verrà pur riconosciuto da qualcuno che se c’è una tale frenesia di mandarli al diavolo il motivo è semplice da ricercare, basta chiedere in giro alla gente quanto si stia divertendo negli ultimi anni e in particolar modo negli ultimi due mesi.
Tuttavia in un ultimo slancio di benevolenza azzardo qui un ipotesi di colpo di scena adatto più ad un film di Sir. Hitchcock. Chiaramente non mi priverò dell’ultimo desiderio del condannato (a Inciucio e poi Renzi a seguire) ossia donare un carattere ridicolo a quello che altro non potrebbe essere.
Bersani è a capo dei “buoni” D’Alema a capo dei “cattivi”, Bersani sa che se forza su Rodotà o Prodi non arriva da nessuna parte e quindi concede in questa prima battuta il candidato favorevole ai “cattivi”. Si va allo scrutinio. Primo, secondo, terzo turno (maggioranza qualificata 2/3) niente da fare i franchi “buoni” tiratori (il grande cuore di un PD formato panda WWF da una parte e dall’altra parte qualche robusto giovanotto dai buoni principi e proveniente delle valli bergamasche ). Si arriva al quarto scrutinio (quello della maggioranza assoluta 50%+1)e li sul nome di Prodi avviene il miracolo, chiaramente un miracolo architettato dal capo dei buoni , una messa in scena allestita con il fine di far convergere Grillo su un nome realmente marcato PD e strappare così una vittoria all’ultimo minuto, che dire? Chapeau Monsieur Bersani! fine del film? Manco per niente! E se Renzi al quarto scrutinio fosse richiamato nei ranghi dal capo dei cattivi? Un ulteriore osservazione. Mettersi di traverso riguardo la scelta di Marini vale la conquista di oltre metà dell’elettorato piddino. E in effetti stasera Renzi non ha faticato molto a montare in sella a quel cavallo vincente correndo a dirlo a tutti, ad alta voce, in televisione (mi pare fosse dalla Bignardi, che coincidenza collocarsi in televisione contemporaneamente all’assemblea dei grandi elettori del csx); è corso ad urlarlo al mondo che stava salendo in groppa al puledro che lo stalliere “baffetto” gli aveva preparato.
Ok chiudiamola qui, la cosa si sta facendo veramente ridicola.

Infine , nei titoli di coda, registriamo un appello a votare Rodotà sottoscritto da Michele Serra e altri. Nell’appello, ad un certo punto leggiamo: “… È un segno altamente positivo che il Movimento 5 Stelle l’abbia scelto come proprio candidato, ma Stefano Rodotà non è una sua invenzione. Il suo profilo è improntato a massima indipendenza, e le sue radici sono anche nella storia migliore della sinistra italiana” Come dire, il copyright è nostro. Sempre quel vizietto di mettere il proprio cappello su tutte le azioni,persone,nomi ,cose e città classificabili come sane e giuste, quella voglia di affermarsi come i sempre migliori che può manifestare solo chi da vent’anni racconta, informa, svela, analizza e celebra con la faccia come il culo il proprio fallimento morale.