Also sprach Giovanni!

Giovanni%20Magnarelli%201

Giovanni Magnarelli è uno di quegli autori che insieme a Nietsche affermerebbero: “Diffido di tutti i sistematici e li evito. la volontà di sistema è una mancanza d’onestà.”

Non mi dilungo qui nello spiegare cosa mi porta sempre a trovare enorme interesse per i suoi lavori. Oggi riporto una sua invettiva letta un istante fa, da qualche parte, forse nella mia coscienza o nel volo degli uccelli. …segue risata che precede queste preziose parole.

Il problema è che tutto è così trasparente, talmente scoperta ormai la strenua resistenza di un’oligarchia logora, che usa la crisi per motivare tagli altrimenti ingiustificabili come quelli fatti all’istruzione, alla sanità, alla cultura e per coprire i buchi risultato di ruberie, mancette, corruzioni, regalìe, miranti solo ed esclusivamente allo sfacciato arricchimento di quei quattro maiali che grufolano sulla sofferenza e che parlano di sviluppo come una volpe parlerebbe di ampliamento dei pollai con apertura h24 dei cancelli, talmente scontata ormai l’opera di sistematica distruzione e tacitazione della volontà popolare democraticamente espressa, talmente chiaro tutto ciò, che non so più cosa dire, cosa pensare, se non che forse sarebbe meglio se si arrivasse al punto di rottura, alla tabula rasa, anche se poi devo dire che lentamente qualcosa inizia a muoversi, inevitabilmente, nel senso della decrescita che, per chi non legge e non si informa, se non attraverso tv e giornali, può sembrare attualmente un’utopia, commento superficiale e pigro, di chi abituato per 40 anni a non muoversi per cambiare le cose e cercare altre strade, e che giustamente è spaventato dal cambiamento, dall’ignoto, dalla prospettiva di rimboccarsi le maniche e, soprattutto, le coscienze. Parlo soprattutto dei 40 enni o giù di lì.

Sono d’accordo con lui, la generazione ‘ruond40years è spaventata ma non è ignorante, si informa meglio, combina capacità analitica con relazione storica, esperienza negativa con urgenza, tradizione con tecnologia. Certo, a proposito d’urgenza, bisogna darci una svegliata cristo! Bisogna organizzare rapidamente la vita reale, uscire dalla sterile, se isolata, analisi e farsi carico ognuno del cambiamento. Le ricette non sono molte, la descescita rappresenta forse la migliore, non resta che stabilire come entrare in azione, anzi non bisogna stabilire un bel nulla, ognuno scelga la propria modalità ignorando il biasimo e lo scetticismo altrui.

P.S. Mi auguro che Giovanni possa perdonarmi quel link ad un suo piccolo pamphlet digitale di qualche tempo fa, ma che tutt’oggi trovo geniale.