E’ presto, ma stiamo facendo tardi

E’ presto per commentare dati ufficiali che ancora non ci sono. Registro un dato: a Roma è andato al voto il 54,28 degli aventi diritto. Tradotto chi non vota M5S non vota altro. Traducendo ulteriormente il 45% dei romani non ha rappresentanza politica.  Nel frattempo l’onorevole Francesco Boccia (PD)  si giuggiola su raitre. Il potere non si autoprocessa, semmai se costretto ad autoaccusarsi, si autoassolverà. La reale messa in discussione di esso può provenire solo attraverso “forti sollecitazioni” esterne. Dopo l’operazione “rivela-inciucio”, grande come una casa, a Roma si registra un 70% (ricordo però con un’affluenza al 54%) schierato con PD-PDL. Questo dato conferma quello che tempo fa mi trovai a dire, siamo una città che morirà democristiana. Detto questo bisogna scegliere, siamo con Moro-Zaccagnini o con Andreotti-Fanafani? Ok adesso Boccia può continuare a giuggiolarsi con il restauro della sua DC.

Per quanto riguarda l’ex senatore Marino (dimissionario prima del voto amministrativo) sulla sua persona e sul valore politico della sua candidatura potremmo spendereanche parole significative ma non adesso, non prima di aver placato la rabbia per l’ennesima occasione, di smuovere il centrosinistra, perduta.